Microbioma intestinale e MICI: attenzione ad alcuni farmaci
La salute del nostro intestino e l’equilibrio delle popolazioni microbiche al suo interno sono fondamentali per la salute generale dell’organismo e possono avere un ruolo importante in diverse malattie, incluse le MICI, le malattie infiammatorie croniche intestinali. E possono essere compromesse dall’interazione con alcuni farmaci molto comuni, dagli inibitori di pompa protonica agli antibiotici.
Secondo una ricerca olandese, condotta dagli studiosi dello University Medical Center Groningen e del Maastricht University Medical Center, sarebbero almeno 18 le categorie di farmaci in grado di influenzare il microbioma intestinale (su 41 prese in esame).
Ma perché è così importante non compromettere il giusto equilibrio tra popolazioni microbiche e la salute del microbioma del nostro intestino? Diversi studi hanno dimostrato che le differenze nel microbioma possono avere un notevole impatto su alcune malattie intestinali, MICI incluse.
Farmaci e alterazione del microbioma intestinale
Per individuare i farmaci che potrebbero interagire negativamente con l’intestino, gli scienziati hanno analizzato 1883 campioni fecali appartenenti a pazienti con MICI, pazienti con sindrome dell’intestino irritabile e individui sani. Attraverso un questionario hanno stabilito il consumo di farmaci da parte dei soggetti coinvolti (sia uso singolo di farmaci sia uso combinato). Dopodiché hanno confrontato queste informazioni con i cambiamenti nella popolazione batterica riscontrata attraverso le feci.
Stando a quanto riportano gli studiosi, vi sono quattro categorie, tra le 18 identificate, che avrebbero un impatto maggiore:
- gli inibitori di pompa protonica, che si usano comunemente per trattare disturbi molto comuni quali il reflusso esogastroesofageo e la dispepsia o per l’eradicazione dell’Helicobacter Pylori;
- la metformina, usata per contrastare il diabete di tipo 2;
- gli antibiotici;
- i lassativi.
Tra le altre ci sono poi alcuni antidepressivi e gli steroidi assunti per via orale.
“Il nostro lavoro”, ha spiegato Arnau Vich Vila, a capo della ricerca, “sottolinea l'importanza di considerare il ruolo del microbiota intestinale nella progettazione dei trattamenti e indica anche nuove ipotesi che potrebbero spiegare alcuni effetti collaterali associati all'uso di farmaci”
Fonti:
Press release da UEG Week:
UEG Week: Half of all commonly used drugs profoundly affecting the gut microbiome, warn experts
Vich Vila A, Collij V. Impact of 41 commonly used drugs on the composition, metabolic function and resistome of the gut microbiome. Abstract n° OP334. UEG Journal 2019 (Volume 7 - Abstract edition) ISSN 2050-6406 (Print) | ISSN 2050-6414 (Online)
https://ueg-elearning.s3-eu-west-1.amazonaws.com/ueg-week-2019/UEGWeek_Abstracts_2019.pdf
Altro studio a cui si fa riferimento:
Hernandez-Rocha C Kabakchiev B, et al. Higher Abundance of Bile Acid-Metabolizing Microbiota is Associated with Type of Disease, Biopsy Location and Mucosal Inflammation in Inflammatory Bowel Disease Patients. Abstract 257. Presented at: Digestive Disease Week 2019; https://www.gastrojournal.org/article/S0016-5085(19)36901-X/pdf?referrer=https%3A%2F%2Fwww.gastrojournal.org%2Farticle%2FS0016-5085%2819%2936901-X%2Ffulltext