Colite ulcerosa, si guarisce?

Colite ulcerosa, si guarisce?

La colite ulcerosa è una Malattia Infiammatoria Cronica Intestinale. Soffrirne non impedisce automaticamente di avere una vita felice e piena, per esempio non impedisce di fare sport (ne soffre, per esempio una grande ginnasta come Katelyn Ohashi), di lavorare, di avere una vita sociale appagante.

Esiste una cura per questa patologia?

Anche se non esiste, per la colite ulcerosa, una cura definitiva (come non ne esiste una per la malattia di Crohn) vi sono tuttavia diversi trattamenti farmacologici e chirurgici che, accompagnati poi da opportuni cambiamenti nello stile di vita e nell’alimentazione, possono portare l’infiammazione intestinale in una fase di remissione. La malattia infatti è caratterizzata da un andamento ciclico in cui a fasi di riacutizzazione si alternano fasi di remissione che possono essere prolungate anche a lungo con i trattamenti adeguati e con i comportamenti giusti.

Non vi è tuttavia un piano di trattamento per la colite ulcerosa che vada bene per tutti i pazienti: ciascuno ne segue uno individuale, messo a punto in maniera specifica sulla base dei sintomi, della severità della malattia accertata attraverso particolari esami, dell’età e di altri fattori (per esempio presenza di altre patologie concomitanti).

Colite ulcerosa: cosa vuol dire remissione?

La remissione è l’obiettivo principale perseguito da medici e pazienti nel caso della colite ulcerosa. Tuttavia vi sono diversi significati della parola remissione. Il primo è la scomparsa o la significativa diminuzione dei sintomi sperimentati dal paziente come dolore addominale, diarrea, sangue nelle feci. Sicuramente questo tipo di remissione è fondamentale affinché migliori la qualità di vita del paziente, tuttavia non è automaticamente correlato a una fase di quiescenza della malattia e dell’infiammazione. Talvolta infatti, circa nel 30-40% dei pazienti, anche in assenza di sintomi, la malattia può continuare a provocare un’infiammazione del tratto intestinale.

Per capire se la colite ulcerosa sia davvero in remissione, in quella che viene definita remissione profonda e che è il vero obiettivo del trattamento, sono necessari altri esami. Per esempio analisi del sangue o delle feci alla ricerca di marker infiammatori i cui livelli possono indicare se l’infiammazione è sotto controllo o no. Esami endoscopici poi, come la colonscopia, permettono di esaminare la mucosa intestinale e possono essere abbinati con una biopsia: un esame di alcuni campioni di tessuto prelevati durante la colonscopia, che può fornire indicazioni ancora più definitive.

Come gestire la riacutizzazione della colite ulcerosa?

Non è sempre possibile, purtroppo, prevenire la comparsa delle fasi di riacutizzazione della colite ulcerosa. Quello che si può fare è seguire alcuni comportamenti che ne riducono il rischio e che aiutano a gestire questi momenti.

In primo luogo continuare a seguire la terapia farmacologica prescritta anche in assenza di sintomi e non saltare le visite di controllo. Avvertire sempre il proprio medico quando i sintomi si ripresentano e sottoporsi agli esami necessari per valutare la situazione. Inoltre è bene documentare il decorso della malattia in tutti i suoi aspetti, sintomi (inizio, possibili fattori scatenanti - cosiddetti triggers - decorso, fine), alimentazione seguita e suoi effetti.

Anche seguire un’alimentazione appropriata, stabilita con l’aiuto del gastroenterologo e del nutrizionista sulla base di un diario alimentare nel quale si riportano gli effetti di diversi alimenti sui sintomi della malattia, può essere di aiuto. Il diario alimentare è uno strumento utilissimo, infatti, per la prevenzione e gestione delle riacutizzazione: permette di individuare quali alimenti possono scatenare una ricaduta e quali danno sollievo. Ve ne possono essere, infatti, alcuni che vanno completamente evitati durante le riacutizzazioni. Limitare il consumo di alcolici e non fumare sono poi comportamenti che andrebbero seguiti sempre, anche durante le fasi di remissione.

L’esercizio fisico, poi, aiuta non solo a tenere sotto controllo l’infiammazione, ma anche a diminuire stress e ansia, problemi che nel tempo sono stati associati con questa patologia. Ridurre lo stress è infatti uno dei consigli che ricorrono più spesso tra i suggerimenti per la gestione della colite ulcerosa: controllare questo stato sembra aiutare infatti a ridurre la risposta infiammatoria dell’organismo: imparare tecniche di respirazione, trovare tempo per sé stessi, individuare attività che permettono di rilassarsi, dormire, possono tutte essere di aiuto.

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Fonti
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